Qualche parola che ho imparato o anche ricordato queste ultime settimane:
- quaggiù (qua + giù)
- la farmacia (accento su -ci-, ossia: /farmaˈtʃi.a/)
- che ne dici di… (l’uso del “ne”)
- il sabato / sabato (si può usare o no l’articolo: “ci vediamo il sabato”, “ci vediamo sabato”)
- di mattina, di pomeriggio, di sera, di notte (sempre dimentico la preposizione adatta)
- volentieri (vecchia conoscuita, però sempre difficile da tradurre)
- la cozza (mollusco commestibile)
- zoppo /’tsɔppo/ (con qualche problema nelle gambe)
- la mancia (soldi per il camariere)
- la conchiglia (dei mulluschi)
- ciò (vecchia conoscenza, però di solito mi dimentico che esiste)